GLI SCARPONI DA SCI: PRODUCT DESIGN SPORTIVO ALLO STATO PURO

La scelta degli scarponi da sci è fondamentale per qualsiasi sciatore. Ecco quali aspetti considerare al momento dell’acquisto.

Non c’è nulla che possa regalare le stesse emozioni dello sci. Il bello è quando esci al mattino dopo una nevicata notturna, e sali sulla montagna e vai nella neve fresca. Sei a duemila metri e respiri l’aria pura, sei in mezzo alla natura. Non so dire, ma sento che ogni volta qualcosa mi rinasce dentro”.
(Alberto Tomba, campione italiano di sci alpino)

Siamo perfettamente d’accordo con Alberto Tomba: non c’è niente che possa dare le stesse emozioni dello sci. Lo sanno bene i cultori di questo sport che ogni anno aspettano con impazienza l’arrivo dei primi fiocchi di neve. Per respirare aria pulita, essere immersi nella natura e provare quella sensazione di libertà che solo i “voli” in pista sanno regalare. Una esperienza che per essere goduta a pieno richiede, però, un’attrezzatura adeguata.

Parliamo degli sci, ovviamente, ma anche e soprattutto degli scarponi da sci. Gli scarponi collegano infatti il piede agli sci, trasmettendo tutti i movimenti del corpo e le variazioni di pressione. Va da sé che senza gli scarponi giusti sciare può trasformarsi in un vero incubo. Per questo al momento dell’acquisto non bisogna lasciarsi attrarre solo dall’estetica e dalle mode. Quando si compra uno scarpone da sci, le parole chiave devono essere: comfort e performance.

Dunque vediamo, nel dettaglio, come scegliere gli scarponi da sci.

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Com’è fatto uno scarpone da sci

Il primo passo per acquistare gli scarponi da sci giusti? Sapere come sono fatti.

Uno scarpone da sci è composto da due parti strutturali – gambetto e scafo – e da una scarpetta interna, rimovibile nella maggior parte dei modelli.

Il gambetto è la parte alta che fascia caviglia, tibia e polpaccio. Lo scafo è, invece, la parte che avvolge la pianta del piede. Entrambi sono realizzati in materiali plastici di varia durezza. 

La scarpetta è la parte interna degli scarponi da sci. Un elemento morbido che deve tenere caldo il piede, asciugarsi in modo rapido e mantenere un buon contatto con lo scafo. Oggi la maggior parte delle scarpette viene realizzata in materiali automodellanti che si adattano al piede, grazie al calore sprigionato da quest’ultimo. In alternativa, ci sono le scarpette termoformabili. In questo caso, la scarpetta viene riscaldata con un’apposita attrezzatura. Lo sciatore inserisce il piede sulla scarpetta riscaldata che, durante il raffreddamento, prende la forma del piede stesso. 
A completare lo scarpone da sci, i ganci di chiusura e gli straps. Realizzati in metallo, alluminio o plastica, i ganci variano da 2 a 4 e sono dotati di un regolatore micrometrico che permette di stringere più o meno il piede con una semplice rotazione. In aggiunta ai ganci di chiusura ci sono gli straps, cinghie in velcro che chiudono lo scarpone in alto.

A ogni sciatore il suo flex

Un aspetto fondamentale nella scelta degli scarponi da sci è il cosiddetto flex index, l’indice di rigidità dello scarpone. In pratica, l’elasticità che mostra lo scarpone quando ci spostiamo in avanti con le ginocchia leggermente piegate. Un fattore che influenza la sciata, rendendola più o meno reattiva.

Misurato su una scala da 60 a 150, la scelta del flex deve basarsi sulla corporatura, sul tipo di sciata e sul livello di esperienza, tenendo presente che a un numero più alto corrisponde uno scarpone più rigido e reattivo, a un numero più basso uno scarpone più morbido e confortevole.

Per i principianti o per chi scia su piste battute e solo occasionalmente, lo scarpone deve essere leggero, confortevole e flessibile, con un flex inferiore a 90. Gli sciatori su pista più esperti devono puntare su scarponi più rigidi, con flex compreso tra 90 e 130 per gli uomini e tra 70 e 110 per le donne. Gli scarponi più rigidi, infatti, sono in grado di sostenere una pressione elevata sugli appoggi grazie alla calzata più stretta e al gambetto alto. Per gli atleti professionisti è indicato un flex tra 140 e 150.

Un’ultima avvertenza: il flex index non è uno standard ufficiale, ma cambia in base alla marca. Quindi, prestate molta attenzione!

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La misura degli scarponi da sci.

Un altro aspetto essenziale quando si compra uno scarpone da sci è la giusta misura. Già, può sembrare una cosa scontata, ma in realtà sono tantissimi gli sciatori che hanno ai piedi scarponi di due taglie più grandi.

L’unità di misura adottata per gli scarponi da sci è Mondopoint, un sistema di numerazione basato sulla lunghezza in centimetri o millimetri. Individuare la propria taglia Mondopoint è molto semplice. È sufficiente mettere un foglio di carta per terra, accostato alla parete, e appoggiare il piede sul foglio, tenendo il tallone contro il muro. Una volta segnati i punti del tallone e della punta, si passa a prendere la lunghezza con il metro.

Non solo lunghezza, però. Ancora più importante nell’acquisto di uno scarpone da sci è il last, ovvero la larghezza della zona metatarsale.

Anche in questo caso, la scelta del last dipenderà dal tipo di sciata e dal livello tecnico dello sciatore. Se per voi è importante la precisione, sono indicati scarponi più stretti. Gli scarponi da sci troppo larghi non daranno, infatti, un sostegno adeguato al piede e sarà più difficile manovrare gli sci. Se al contrario il vostro obiettivo è il comfort, meglio comprare uno scarpone più largo.

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Gli scarponi da sci alpino BFC disegnati da Delineo per K2

Sono più di dieci gli scarponi da sci che Delineo ha disegnato nei suoi oltre 20 anni di attività. Una varietà di progetti accomunata da una costante spinta all’innovazione e da un’attenta analisi delle esigenze del mercato. Produrre un nuovo scarpone da sci è, infatti, un investimento enorme in termini economici (parliamo di oltre 1 milione di euro tra attrezzatura e risorse umane). Un investimento in cui i margini di errore non sono ammessi. Per questo motivo c’è stato un lungo studio di product design da parte nostra e allo stesso tempo, una continua interazione con cliente in modo da essere entrambi allineati sul design che si stava sviluppando.

L’ultimo scarpone da sci disegnato da Delineo è BFC, il progetto firmato per il colosso americano K2.
BFC è uno scarpone per sciatori esperti che hanno bisogno di maggiore spazio all’interno dello scafo, senza rinunciare a supporto e reattività. Una sintesi tra comfort, versatilità e performance che rappresenta una innovazione tecnica importante nel mondo degli scarponi da sci.
Il cuore di BFC è nella struttura dello scafo, disegnata combinando quattro materiali plastici con diversi gradi di rigidità e spessori ottimizzati. Per la zona del collo del piede, sono stati usati materiali più morbidi per un’entrata e un’uscita facile e veloce. ⁠Nelle zone dove sono necessari maggiore supporto e resistenza sono stati impiegati, invece, materiali più rigidi.
Oltre allo scafo, Delineo si è occupato della progettazione e del design di ogni singola parte dello scarpone: dal gambetto alla scarpetta, dalla suola ai ganci di chiusura, dal puntale al battistrada.
Il design degli scarponi da sci BFC valorizza queste caratteristiche, esprimendo allo stesso tempo agilità e precisione.

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K2 B.F.C. 2.0 – scarpone da sci – design di prodotto – ski boot – product design